di Rino Marino
PERSONAGGI
PRIMO AGUZZINO
SECONDO AGUZZINO
PRIGIONIERO
Una stanzaccia dalle pareti scrostate, in una sorta di penitenziario. Una porta metallica e una finestra con sbarre. Una misera scrivania, con una vecchia macchina da scrivere, qualche foglio sparso, un fornellino elettrico con una caffettiera, due tazzine da caffè e un bicchiere capovolto.
Gli aguzzini indossano giacche militari. Il prigioniero, in maniche di camicia.
Il secondo aguzzino, arrampicato su una scala a forbice è intento a riparare un filo elettrico inchiodato lungo la parete. Il prigioniero è abbandonato su una sedia di ferro, le mani legate dietro la schiena, con una grossa lampada spenta puntata contro il viso. Il primo aguzzino guarda oltre le sbarre della finestra con un binocolo.
PRIMO AGUZZINO (Posato il binocolo e avvicinatosi al prigioniero, alludendo al secondo aguzzino) E’ solo questione di tempo. Ha risolto situazioni ben più critiche. Quando si tratta di corrente, basta che ci metta le mani lui e torna tutto a posto. Doveva fare l’elettricista. Avrebbe fatto soldi a palate, senza sporcarsi le mani con una merda come te… con tutte le merde come te, che infestano questo mondo infame. (Pausa. Prende un sorso di caffè) Non deve averne per molto. Ancora qualche minuto e individuerà il guasto.
(Al secondo aguzzino) A che punto sei?… Ehi, ti ho chiesto se sei a buon punto… (Il secondo aguzzino continua ad ignorarlo. Al prigioniero) Non risponde. Quando non risponde vuol dire che è a buon punto… Ancora un po’ e ricomincia la festa… Sei contento, pezzo di merda? Sarà tutto pronto, prima che arrivi lui (Indica la porta)… Quello è un tipo che non scherza, saprà come farti divertire.
(Pausa. Al secondo aguzzino) Dovevi fare l’elettricista…ti ci è voluto un attimo a capire. Non è stato un cortocircuito? (Il secondo aguzzino non risponde) E’ stato o no un cortocircuito? (Il secondo aguzzino fa cenno di no) E che è stato?
SECONDO AGUZZINO Il filo.
PRIMO AGUZZINO Il filo.
SECONDO AGUZZINO E’ interrotto.
PRIMO AGUZZINO Sorci. Si rosicano pure il filo della corrente. Ce ne fosse uno che rimanga fulminato. (Beve del caffè) E’ pieno di sorci qui.
SECONDO AGUZZINO Vengono su dalle fogne.
PRIMO AGUZZINO Attraverso il tombino del cesso. Bisognerà prendere provvedimenti.
SECONDO AGUZZINO Non è compito nostro.
PRIMO AGUZZINO Non può essere compito nostro sterminare i sorci.
SECONDO AGUZZINO Siamo addetti ad altro noi.
PRIMO AGUZZINO Altri sorci.
PRIMO AGUZZINO Altre forme di sterminio… Bisogna trovare un rimedio.
SECONDO AGUZZINO Spetta a loro.
PRIMO AGUZZINO Non possiamo pensare a procurarci le esche.
SECONDO AGUZZINO Non è compito nostro.
PRIMO AGUZZINO Veleni micidiali ci vogliono.
SECONDO AGUZZINO Esche topicide.
PRIMO AGUZZINO Di ultima generazione… (Beve un altro sorso) Ci sei?
SECONDO AGUZZINO Il tempo di abboccare i monconi.
PRIMO AGUZZINO (Al prigioniero) Il tempo di abboccare, e si ricomincia.
(Al secondo aguzzino) Vuoi che ti passi il caffè? (Il secondo aguzzino fa cenno di no) Deve essersi freddato… Lo vuoi?
SECONDO AGUZZINO Ti ho detto di no.
PRIMO AGUZZINO L’ho fatto pure per te. Lo berrai freddo, quando avrai finito. (Al prigioniero, alludendo al secondo aguzzino ) Lui beve caffè d’orzo… solo caffè d’orzo, ma qui passano questo, caffè di robusta, roba di scarto, acqua di dubbia provenienza, di serbatoio d’amianto, passata per condutture arrugginite, acqua contaminata, che può andare bene per te, non per noi. Per te è anche troppo. Dovremmo farti morire di sete, come un cane rognoso quando seccano le pozzanghere. (Beve un sorso di caffè) Sa di ruggine. Lascia sempre in bocca un gustaccio di ruggine.
(Al secondo aguzzino) Bevine un sorso. (Gli avvicina la tazzina)
SECONDO AGUZZINO Vai al diavolo. ( Facendogli cadere la tazzina con un calcio. Continua a lavorare)
Il primo aguzzino si accosta al prigioniero e lo colpisce il prigioniero alla nuca.
PRIMO AGUZZINO E’ quest’aria pesante che fa saltare i nervi… questa attesa protratta… le solite incombenze… (Al prigioniero) E’ colpa tua se siamo qui. Delle fecce come te. Avremmo trovato altro da fare, noi.
(Al secondo aguzzino) Diglielo che avremmo fatto… (Il secondo aguzzino non risponde). Quando non risponde vuol dire che è d’accordo. Lui, l’elettricista, io l’addetto al mattatoio. Una barca di soldi. Otto ore al giorno a scannare maiali, con la pausa per il rancio e le domenica libere. Altro che questa fogna,. senza orari né feste comandate.
In fondo si tratta comunque di scannare maiali, ma è l’organizzazione che non funziona. Non funziona niente qui dentro, dai turni, al vitto, alla manutenzione… Funziona forse qualcosa qui? (Il secondo aguzzino non risponde) Bisogna che si mostrino i denti.
SECONDO AGUZZINO La scala.
PRIMO AGUZZINO Bisogna rientrare nei ranghi
.SECONDO AGUZZINO Tienimi la scala.
PRIMO AGUZZINO Hai finito?… Dovresti isolare il filo.
SECONDO AGUZZINO Non c’è più nastro isolante.
PRIMO AGUZZINO Non ce n’è mai stato.
SECONDO AGUZZINO Cosa vuoi che isoli senza…
PRIMO AGUZZINO Vieni giù.
SECONDO AGUZZINO Tienimi la scala.
PRIMO AGUZZINO Non c’è da stare tranquilli con un filo scoperto.
SECONDO AGUUZZINO La scala.
PRIMO AGUZZINO Qui si ignorano le norme di sicurezza.
SECONDO AGUZZINO Reggimi questa maledetta scala.
PRIMO AGUZZINO Le più elementari norme di sicurezza.
SECONDO AGUZZINO Togliti.
PRIMO AGUZZINO Siamo tutti carne da macello, qui. (Colpisce il prigioniero)
SECONDO AGUZZINO Togliti da sotto.
PRIMO AGUZZINO Che vuoi fare?
SECONDO AGUZZINO Salto giù.
PRIMO AGUZZINO Potresti cadere. Potresti ammazzarlo, se gli cadi addosso.
SECONDO AGUZZINO Togliti di mezzo.
PRIMO AGUZZINO Bisogna tenerlo in vita fino all’ultimo.
Il secondo aguzzino scende con cautela due pioli, poi salta giù.
PRIMO AGUZZINO L’hai sbagliato di poco. Qualche centimetro più in qua e l’avresti preso in pieno. C’è mancato poco che non lo ammazzassi. Non avrebbe retto a un colpo del genere, ci sarebbe rimasto secco. Deve avere le ossa fragili, è denutrito. Non possiamo più rischiare. Se ci muore qui saranno guai per tutti. Puzza già da vivo… Non ci pensi a questo? Deve essere insopportabile convivere con una carogna.
(Al prigioniero) Te la sei fatta franca anche stavolta.
(Al secondo aguzzino) Meglio per tutti. Ci mancava solo che crepasse qui. Chissà quando sarebbero venuti a riprenderselo. Non funziona niente qui. Bisogna stringere i pugni una buona volta, farsi sentire…
SECONDO AGUZZINO Piantala.
PRIMO AGUZZINO Bisogna mettere le cose in chiaro una volta per tutte.
SECONDO AGUZZINO Bisogna che ti stia zitto.
PRIMO AGUZZINO Non mi resta che parlare.
SECONDO AGUZZINO Falla finita.
PRIMO AGUZZINO Non ci resta altro in questa cloaca. E contare le mosche.
Il secondo aguzzino colpisce al volto il prigioniero.
PRIMO AGUZZINO E’ quest’aria pesante, irrespirabile, questo puzzo di nafta che manda in bestia.
(Il secondo aguzzino prende una bottiglia d’acqua)
Devono esserci taniche dappertutto qui fuori.
PRIMO AGUZZINO Basterebbe appiccare il fuoco per levarsi d’imbarazzo, per non lasciare tracce.
Il secondo aguzzino beve.
SECONDO AGUZZINO (Sputando schifato, senza ingurgitare) Merda.
PRIMO AGUZZINO Come ingoiare un chiodo arrugginito. Si rifiuta di berla perfino un porco come lui. Finirà per morire disidratato.
SECONDO AGUZZINO Bisogna darne comunicazione.
PRIMO AGUZZINO Bisogna informare quello lì (Indica la porta) delle possibili conseguenze, del regime insostenibile. Il vitto è disgustoso, latte di carne andate a male, conserve fermentate, roba dozzinale.
SECONDO AGUZZINO Escrementi in scatola.
PRIMO AGUZZINO (Acciuffando una mosca al volo) L’ho presa. Era un po’ che non ne agguantavo una. Doveva essere intontita…Quest’aria irrespirabile… Pure le mosche cominciano a perdere la bussola. (Va verso la scrivania con la mosca stretta nel pugno).
SECONDO AGUZZINO Accendi. (Il primo aguzzino, ignorandolo, va verso la scrivania) Accendi la lampada.
PRIMO AGUZZINO (Guardando dentro il bicchiere capovolto) E’ ancora viva, quell’altra. S’è capovolta… muove ancora le zampe. Sono giorni che è qui… Non può averne per molto. (Parlando alla mosca che stringe nel pugno) Peggio per te… Non deve essere bello convivere con una carogna. (Alza il bicchiere, vi fa entrare la mosca).
SECONDO AGUZZINO Vuoi accenderla o no quella lampada?
PRIMO AGUZZINO Abbiamo aspettato pure troppo. Giusto il tempo di fargli riordinare le idee… (Al prigioniero) Si ricomincia…Siamo solo ai preliminari, al resto ci penserà quello lì, (Indica verso la porta) quando sarà arrivato. (Scrutando il prigioniero) Diventa ogni giorno più brutto, più emaciato. Una pessima cera. Una orribile faccia da consunto, da far venire la nausea alle mosche. Gli si vanno seccando gli occhi… la bocca è un buco di culo… (Al secondo aguzzino) No? Che ne dici di questi occhi?
SECONDO AGUZZINO Gli si vanno seccando.
PRIMO AGUZZINO E la bocca?
SECONDO AGUZZINO Un buco di culo.
PRIMO AGUZZINO Non ho mai visto due occhi così… una fessura tanto sconcia per bocca… Si ricomincia. (Preme l’interruttore della lampada che non si accende) Niente. Non si accende.
SECONDO AGUZZINO Hai pigiato l’interruttore?
PRIMO AGUZZINO L’ho pigiato. Hai riparato il filo?
SECONDO AGUZZINO L’ho riparato.
PRIMO AGUZZINO Senza nastro isolante.
SECONDO AGUZZINO Senza.
PRIMO AGUZZINO Era indispensabile.
SECONDO AGUZZINO Cristodiddio!
PRIMO AGUZZINO Bestemmi?
SECONDO AGUZZINO Che altro ci resta?
Il secondo aguzzino va a guardare oltre le sbarre con il binocolo
PRIMO AGUZZINO Che vedi?
SECONDO AGUZZINO Quel che si è sempre veduto da qui.
Porge il binocolo al primo aguzzino che guarda.
SECONDO AGUZZINO Niente di nuovo all’orizzonte.
PRIMO AGUZZINO Tabula rasa.
Passa un foglio sotto sotto la porta
PRIMO AGUZZINO Il dispaccio. Il solito foglio.
SECONDO AGUZZINO Al solito orario.
PRIMO AGUZZINO E’ lo stesso?
SECONDO AGUZZINO Il dispaccio?
PRIMO AGUZZINO L’orario.
SECONDO AGUZZINO A giudicare dall’ombra della guardiola…
PRIMO AGUZZINO E il foglio?
SECONDO AGUZZINO Lo stesso. Stampa clandestina.
PRIMO AGUZZINO In stato d’assedio…
SECONDO AGUZZINO In regime di coprifuoco…
PRIMO AGUZZINO Leggilo.
SECONDO AGUZZINO Non ve n’è ragione. L’ho letto ieri.
PRIMO AGUZZINO Ieri l’ho letto io.
SECONDO AGUZZINO L’ho letto l’altro ieri.
PRIMO AGUZZINO Dunque tocca a te.
SECONDO AGUZZINO Lo leggerò domani e posdomani.
PRIMO AGUZZINO Non vi è ragione.
SECONDO AGUZZINO E’ sempre uguale.
PRIMO AGUZZINO Ordini superiori.
SECONDO AGUZZINO Che dice?
PRIMO AGUZZINO (Senza leggerlo) Di preparare il prigioniero.
SECONDO AGUZZINO Come ogni giorno.
PRIMO AGUZZINO Che è questione di poco.
SECONDO AGUZZINO Di predisporre all’interrogatorio.
PRIMO AGUZZINO Solite disposizioni.
SECONDO AGUZZINO Fino al contrordine.
Pausa
PRIMO AGUZZINO (Scrutando la mosca sotto il bicchiere) Muove ancora le zampe.
SECONDO AGUZZINO Le ali?
PRIMO AGUZZINO Immobili.
SECONDO AGUZZINO Gliele hai staccate?
PRIMO AGUZZINO Non ancora.
SECONDO AGUZZINO Non deve averne per molto.
PRIMO AGUZZINO Sarà stecchita quando lui sarà arrivato.
SECONDO AGUZZINO (Guardando verso la porta) Dovrebbe essere l’ora.
PRIMO AGUZZINO A giudicare dall’ombra dei piantoni.
SECONDO AGUZZINO Bisogna far sparire il bicchiere, prima che arrivi.
PRIMO AGUZZINO Come ieri.
SECONDO AGUZZINO Come tutti i santi giorni.
PRIMO AGUZZINO Non vuole trovarci a giocare con le mosche.
SECONDO AGUZZINO Il dispaccio.
PRIMO AGUZZINO E’ tutto indicato.
SECONDO AGUZZINO Ordini inderogabili.
PRIMO AGUZZINO Bisogna scrivere il verbale.
SECONDO AGUZZINO E’ uguale a quello del giorno avanti .
PRIMO AGUZZINO Da sempre.
SECONDO AGUZZINO Non una riga in più.
PRIMO AGUZZINO Né una in meno.
SECONDO AGUZZINO Ricopiare.
PRIMO AGUZZINO E aggiornare la data.
SECONDO AGUZZINO Come ogni giorno.
PRIMO AGUZZINO Firmare e controfirmare.
SECONDO AGUZZINO In duplice copia.
PRIMO AGUZZINO Come da regolamento.
SECONDO AGUZZINO E consegnare al piantone.
PRIMO AGUZZINO Per presa visione.
SECONDO AGUZZINO Essepiemme.
PRIMO AGUZZINO Una copia per l’archivio.
SECONDO AGUZZINO Una per il macero.
PRIMO AGUZZINO Quattro faldoni di verbali identici.
SECONDO AGUZZINO Come usciti dalla carta da ricalco.
Pausa.
PRIMO AGUZZINO (Indicando il prigioniero) Ora dovresti dargli un pugno.
SECONDO AGUZZINO Vada a farsi fottere.
PRIMO AGUZZINO E’ la prassi… Gli hai sempre dato un pugno a questo punto.
SECONDO AGUZZINO Non oggi.
PRIMO AGUZZINO E lui s’accascia col naso rotto.
SECONDO AGUZZINO Non oggi.
PRIMO AGUZZINO Tocca dargli un pugno, da regolamento.
SECONDO AGUZZINO Non ora.
PRIMO AGUZZINO E’ inderogabile.
SECONDO AGUZZINO Cristo!
Sferra un pugno in faccia al primo aguzzino
PRIMO AGUZZINO (Portandosi le mani al viso, crolla a sedere) Quest’aria pesante. Questo puzzo che prende alla gola.
Buio
SECONDO AGUZZINO Merda!
Il secondo aguzzino accende un lume a petrolio.
PRIMO AGUZZINO Mi hai rotto il naso.
SECONDO AGUZZINO Alzati!
PRIMO AGUZZINO Me l’hai rotto.
SECONDO AGUZZINO Come da regolamento.
PRIMO AGUZZINO Dovevi romperlo a lui.
SECONDO AGUZZINO Oramai è fatta.
PRIMO AGUZZINO Bisogna metterlo a verbale.
SECONDO AGUZZINO Bisogna.
PRIMO AGUZZINO E’ ingiustificabile.
SECONDO AGUZZINO Dirai che sei caduto dalla scala.
PRIMO AGUZZINO Non è credibile, sei tu l’addetto alla scala.
SECONDO AGUZZINO Dirai…
PRIMO AGUZZINO Dirò?
SECONDO AGUZZINO Che ti sono caduto addosso. (Sale sulla scala)
PRIMO AGUZZINO Che fai?
SECONDO AGUZZINO Vado su.
PRIMO AGUZZINO Per cadermi addosso?
SECONDO AGUZZINO Per riparare il guasto. (Accomoda il filo elettrico)
PRIMO AGUZZINO (Accendendo la luce) Cortocircuito?
SECONDO AGUZZINO Sorci.
Si sente un rumore di passi oltre la porta. Il secondo aguzzino scende giù rapidamente
PRIMO AGUZZINO Deve essere lui.
SECONDO AGUZZINO Come ogni sera.
PRIMO AGUZZINO Alla stessa ora.
SECONDO AGUZZINO Che ora è?
PRIMO AGUZZINO La stessa. A giudicare dall’ombra dei piantoni.
SECONDO AGUZZINO Montano e smontano.
PRIMO AGUZZINO Dall’alba al tramonto.
SECONDO AGUZZINO Dal tramonto all’alba.
PRIMO AGUZZINO Senza darsi il cambio.
SECONDO AGUZZINO La smonta termina prima di incominciare.
PRIMO AGUZZINO Il tempo di uno sbadiglio.
Origlia attraverso la porta ferrata
Deve essere lui… Lo scalpiccio sull’ammattonato. Il rumore di ferraglia. D’artiglieria.
SECONDO AGUZZINO Il cicalino d’allerta.
PRIMO AGUZZINO Ci siamo.
Passa un altro foglio sotto la porta
SECONDO AGUZZINO Il contrordine.
PRIMO AGUZZINO Leggilo.
SECONDO AGUZZINO Non vi è ragione.
PRIMO AGUZZINO Leggilo.
SECONDO AGUZZINO Lo stesso di ieri.
PRIMO AGUZZINO Di sempre.
SECONDO AGUZZINO Leggilo tu.
PRIMO AGUZZINO Lo leggerò domani.
SECONDO AGUZZINO Domani ci sarà il nuovo da leggere.
PRIMO AGUZZINO Domani l’altro.
SECONDO AGUZZINO Ce ne sarà ancora uno.
PRIMO AGUZZINO Identico al vecchio.
SECONDO AGUZZINO A tutti i precedenti.
PRIMO AGUZZINO Contrordine. Che differisce l’interrogatorio.
SECONDO AGUZZINO A orario da destinare.
PRIMO AGUZZINO Salvo nuove disposizioni.
SECONDO AGUZZINO Fino a nuovo contrordine.
PRIMO AGUZZINO Finché morte non sopravvenga.
Il primo aguzzino torna a controllare il bicchier
PRIMO AGUZZINO Muove appena una zampa.
SECONDO AGUZZINO Non deve averne per molto.
PRIMO AGUZZINO Accoppala prima che arrivi.
SECONDO AGUZZINO C’è tempo.
PRIMO AGUZZINO Finiscila.
SECONDO AGUZZINO Bisogna protrarne l’agonia.
Si dirigono entrambi alla finestra, il secondo aguzzino guarda col binocolo
PRIMO AGUZZINO Che vedi?
SECONDO AGUZZINO Quel che s’è visto ieri.
PRIMO AGUZZINO Grigio.
SECONDO AGUZZINO Senza un grumo, un’increspatura.
PRIMO AGUZZINO Grigio. Liscio come l’olio.
Il secondo aguzzino porge il binocolo al primo, che guarda oltre le sbarre
SECONDO AGUZZINO Che vedi?
PRIMO AGUZZINO Quel che hai visto tu. Quel che abbiamo sempre visto.
SECONDO AGUZZINO Grigio.
PRIMO AGUZZINO Cemento.
SECONDO AGUZZINO A che ci serve il binocolo, per guardare il muro a una spanna?
PRIMO AGUZZINO A immaginare.
SECONDO AGUZZINO Cosa?
PRIMO AGUZZINO Altro niente, altro grigio.
Pausa)
Oltre la grata è il muro. Spesso, sterminato, come se tutto il cemento della terra vi fosse dentro a gravarci sugli occhi.
SECONDO AGUZZINO Tutto il grigio del mondo.
PRIMO AGUZZINO Finirà un giorno. Come tutte le cose che finiscono.
SECONDO AGUZZINO Non può finire.
PRIMO AGUZZINO Che hai detto?
SECONDO AGUZZINO Quel che ci diciamo da sempre.
PRIMO AGUZZINO Bisogna disabituarsi alle parole.
SECONDO AGUZZINO Bisogna abituarsi al silenzio.
Il prigioniero sobbalza appena
PRIMO AGUZZINO S’è mosso.
SECONDO AGUZZINO Si muove sempre, a quest’ora.
PRIMO AGUZZINO Ruota prima la testa, poi tutto il tronco, verso destra.
SECONDO AGUZZINO Poi s’arresta inebetito fino al prossimo schiaffo.
PRIMO AGUZZINO Glielo darai anche stasera.
SECONDO AGUZZINO Come da regolamento.
PRIMO AGUZZINO Un manrovescio, con tutti i sacramenti.
SECONDO AGUZZINO Ieri deve essergli caduto un dente.
PRIMO AGUZZINO Ieri l’altro una ciocca di capelli. Deve essere ancora qui sul pavimento.
SECONDO AGUZZINO L’hanno portato via quelli delle pulizie.
PRIMO AGUZZINO Il dente.
SECONDO AGUZZINO E i capelli.
PRIMO AGUZZINO Se lo portano via a pezzetti.
Il secondo aguzzino dà uno schiaffo al prigioniero
PRIMO AGUZZINO Cosa gli è caduto adesso?
SECONDO AGUZZINO Niente.
PRIMO AGUZZINO Neppure un capello?
SECONDO AGUZZINO Neppure.
PRIMO AGUZZINO Un occhio. Gli è caduto un occhio.
SECONDO AGUZZINO Macché!
PRIMO AGUZZINO Gli è sceso di qualche millimetro.
SECONDO AGUZZINO E’ sempre stato così, strabico.
PRIMO AGUZZINO Uno strabismo disgustoso.
Il prigioniero emette un flebile rantolo
SECONDO AGUZZINO Non ha fatto un verso?
PRIMO AGUZZINO Lo ha fatto.
SECONDO AGUZZINO Un grugnito.
PRIMO AGUZZINO Fa sempre un grugnito dopo lo schiaffo.
SECONDO AGUZZINO Che vorrà dire?
PRIMO AGUZZINO Che vuol firmare il verbale. La deposizione.
SECONDO AGUZZINO Se non ha confessato niente…
PRIMO AGUZZINO Firmerà in bianco.
SECONDO AGUZZINO Non sa firmare.
PRIMO SGUZZINO Una croce in calce a un foglio bianco.
SECONDO AGUZZINO La stessa croce di ieri.
PRIMO AGUZZINO Di sempre. Sottoscrivi quel che ha firmato?
SECONDO AGUZZINO Che dice?
PRIMO AGUZZINO Non dice.
SECONDO AGUZZINO Sottoscrivo.
Si sente improvvisamente un cicalino, la luce si abbassa, i due aguzzini scattano sull’attenti, poi il secondo va verso la scala, mentre il primo slega i polsi del prigioniero (che si alza, sull’attenti), si sfila la giacca militare, la fa indossare al prigioniero che lo spinge, strattonandolo, sulla sedia e gli lega le mani dietro la schiena.
Il secondo aguzzino rimane immobile, nella stessa posizione iniziale del primo prigioniero.
PRIGIONIERO (Al primo aguzzino) Sorci?
PRIMO AGUZZINO Cortocircuito.
Il secondo aguzzino aggrotta appena la fronte
PRIGIONIERO ( Quasi rispondendogli ) Fino al contrordine!
PRIMO AGUZZINO Che vuole?
PRIGIONIERO Vuol sapere quando finirà tutto questo.
PRIMO AGUZZINO Ha inarcato il sopracciglio.
PRIGIONIERO Vuol sapere sempre quando finirà, quando inarca il sopracciglio.
La luce inizia a scemare, fino al buio.